Report 2^ immersione a Campagnola

Domenica mattina ci troviamo io Angelo e il Mala (assistente di superfice) davanti al distaccamento sul Lago di Garda di Exploring Academy ore 9,30.

Ci siamo trovati un pò tardi perchè alle 10,00 arriveranno anche Gianni e Stefano da Vicenza.

La giornata è fredda e grigia ,1° grado la temperatura dell’aria e cielo coperto.

Gianni e Stefano arrivano puntuali, 2 chiacchere ,alcune spiegazioni sulle nostre esigenze e sul tipo di immersione ,poi partiamo.

Il Mala registra tutti i dati ,mix ,pressioni iniziali ,temperatura dell acqua,tessere Dan,ecc.ecc...

Giannie e Stefano si prendono cura di piazzarci la boa in modo che la nostra discesa sia più rapida.

Mix di fondo 20/40- ean 40 -o2 per me ed Angelo, Gianni e Stefano aria – ean 50- o2.

Gianni e Stefano faranno un giretto per fare qualche foto al carrellino trovato durante l’ultima immersione fatta domenica scorsa.

Io ed Angelo,siamo in esplorazione con 10 minuti a 60mt e rientro 10 minuti a 50 mt,il rt totale è di 53 minuti compresi i 6 minuti da mt 6 a 0 .

La visibilità è buona ,l’acqua in superfice 9° sul fondo 7°,c’è parecchia corrente andando verso sud ed a tratti sento proprio lo sforzo nel proseguimento del nostro percorso.

Le ombre e le sagome che avevo visto durante l’immersione precedente si sono rivelate solo spuntoni di roccia che fuoriescono dal fondo fangoso.

Data la difficoltà nell’avanzare è il minuto 15 che Angelo chiama il ritorno ,ci alziamo a 50 mt e rientriamo .

Nella tabella dei 60 mt era previsto lo stacco al 20° ma visto che eravamo già a 50 stacchiamo quasi al 21°.

Il rientro viene effettuato praticamente in drift (se così si scrive) e quindi ci rendiamo conto di quanto la corrente fosse importante ,la visibilità è sempre buona e il freddo si fa sentire .

I cambi mix avvengono in modo preciso e puntuale ed arrivati alla tappa dei 9 mt Angelo si rende conto che abbiamo già passato il punto della nostra entrata ,ritorniamo quindi un pò indietro e troviamo fissata a 6 mt la boa lasciataci da Gianni e Stefano.

Vicino alla boa trascorriamo i nostri 12 minuti in O2 facendo anche qualche esercizio con le mani per riscaldarci un pò ed ecco che intravediamo la sagoma dei colleghi che ci chiedono l’ok ,io rispondo affermativamente e continuo con i miei esercizi scaldamani.

Angelo recupera la boa e Siamo fuori al 53° come stabilito ,ora è spuntato il sole ed il Mala ci aspetta seduto su una roccia in una posa plastica come una bella sirena .

Scarichiamo i nostri dati all’assistente di superfice , pressioni finali ed impressioni sull’immersione con alcune considerazioni.

L’immersione è risultata dal punto di vista esplorativo infruttuosa ,il fondo a 60 mt fa un pianoro di circa una 10ina di metri e poi continua la franata, si può scendere di più però quel pianoro di certo interromperà la nostra risalità (bisognerà pedalare).

Prima di pianificare l’immersione per gli 80 mt io ed Angelo torneremo a fare il rilevamento del carrellino ,anzi…… i carrellini visto che gli amici di Vicenza ne hanno trovato un altro poco distante.

Io ed Angelo abbiamo trovato solo una vecchia scatola in metallo che non sembra avere importanza storica.

Le foto del secondo carrellino verranno presto messe sul sito grazie agli scatti di Gianni e Stefano.

Concludo quindi con i ringraziamenti per l’aiuto prestato dagli amici Vicentini.

Nicola Piccinini (Nick)

Pubblicato in Subacquea.