“Per non Dimenticare”

All’appuntamento subacqueo si presentano il sottoscritto, Barnaba,Nicola, Giampaolo e Angelo. Siamo a Torri e qualcuno di noi (me compreso) sente un po’ di nostalgia rivedendo il panorama di questo posto. Per alcuni di noi è da un po’ che non si respira sott’acqua e da molto di più che non ci si ritrova li, insieme con i vecchi amici. Ci vestiamo dunque, con la dovuta

calma e concentrazione del caso, nonostante la pioggia battente. Angelo decide di non scendere, forse per non far svanire troppo in fredda quel caldo ricordo egiziano!!

Siamo pronti. Le coppie sono io con Nicola e Barnaba con Giampaolo. L’acqua non è fredda come è solito in questo periodo. La visibilità è discreta. Finalmente dopo un po’ di tempo, mi ritrovo ancora immerso. Raggiungiamo il presepe passando tra molti pesci che riflettono con il loro corpi le nostre torce. Al presepe Barnaba e Giampaolo dicono di aver visto un anguilla

gironzolare tra Gesù bambino e la Maria, ma sembra sia stata solo una loro visione. Proseguiamo verso la targa dedicata a Mauro. Ci fermiamo. Un colpo per tirare via un po’ di sabbia depositata. C’è ancora attaccato la rosa che Giampaolo mise l’anno scorso. Un paio di minuti di “tristi bolle” escono dai nostri erogatori. Ripartiamo. La visibilità come sempre migliora

scendendo. Siamo a 40 metri e tra me e Nicola gli ok sembrano conferme rituali. Appare una bottatrice di dimensioni notevoli. La anticipo sul fondale e con il palmo della mano provo a cercare di farmi una precisa idea della misura. La ammiriamo un po’. Sono sicuro che qualcuno ci sta facendo un pensiero culinario, ma non è da noi….e la lasciamo andare in pace. Un gambero ci guarda e schizza via in un attimo. Barnaba e Giampaolo si alzano un poco, mentre io e Nicola scendiamo ancora di qualche metro. A 42m c’è un nuovo soggetto…..Subdolo.…un nuovo nano posizionato sul ciglio di una

roccia a guardare il profondo nero del lago. Chissà se un giorno il “Fronte di Liberazione dei Nani” interverrà anche sott’acqua!!! Arriviamo al famigerato tubo, e una nuvola di fanga si prospetta davanti ai nostri occhi qualche metro sopra di noi. Guardiamo meglio in mezzo a quella nube e scopriamo che sono Barnaba e Giampaolo.Sembra che stiano litigando

animatamente. Ci avviciniamo in modo apprensivo e scopriamo che in realtà è solo Barnaba che aiuta Giampaolo a rimettere in sesto il reel che “inspiegabilmente” si è perso metri e metri di sagola dietro di se!!!!

Attendiamo che si rimettano in assetto di coppia subacquea seria e li salutiamo. Mentre loro prendono la strada del ritorno, io e Nicola proseguiamo ancora mantenendo la quota. Da oltre il tubo le roccie si diradano lasciando più spazio alle spianate di sabbia. Un pezzo di legno dalle forme strane attira la nostra attenzione, ma nemmeno una “sana” narcosi potrebbe farci credere possa essere un pezzo antico. Decidiamo così di prendere la strada del ritorno, ma quando vedo che al tubo permane ancora la nube dei nostri amici lasciati poco fa, immagino che risalendo potrei trovare tutto il percorso “segnato” dal loro passaggio. Non scambio “parola” con Nicola e decido di rimanere ancora a quota 40 metri per tutto

il ritorno. La temperatura non mi preoccupa, e possiamo di certo permetterci anche un po’ di deco. Immagino Nicola possa essere un po’ preoccupato per me, visto che sono mesi che non scendo. Inizio così un po’ più spesso a scambiare degli ok per fargli capire che la situazione a me è sottocontrollo. So che lui non ha problemi essendo sempre in allenamento ed

inoltre nel caso abbia noia per la deco da fare, potrà tagliarla con l’ossigeno che porta, provvidenzialmente, con se. Arriviamo di nuovo alla targa a Mauro. Un pensiero ancora per lui “Ciao, siamo qua io e Nicola come un tempo, e ci

manchi” . Abbiamo una ventina di minuti di deco da smaltire dobbiamo andare. Risaliamo con calma, e iniziamo la pausa obbligatoria. Nicola prima pensa di tagliare la deco e rimane così fermo ai 6 metri. Io faccio 2 minuti a 6metri e quindi lo lascio per i miei 18 a 3. Quando Nicola finisce la sua ossigenazione, mi raggiunge, ma al posto di uscire, mi passa il suo

ossigeno, e decide di rimanere li. Non abbiamo fretta. Questa sera abbiamo dei ricordi che ci tengono compagnia in questa deco. Quando usciamo pare che gli amici non siano della nostra stessa opinione, visto che sono fuori sotto la pioggia ad aspettarci!! Ci scambiamo qualche commento e ora di fretta ci prepariamo per la cena.

Stasera niente solita pizzeria. Questa volta la cena è organizzata nel “distaccamento” di Expla. Arriviamo a tavola ed ora a noi si sono aggiunti anche Simone,Schultz,James, il Mala, GianFranco e Barbara. Le prelibatezze preparate da Roberto non lasciano parole. I tortelli vengono divorati mentre lo stracotto di daino si volatilizza nelle nostre fauci. Il dolce,

il caffè e finalmente il lemoncino. Ritornano ancora una volta i racconti.

Sono sempre quelli ma ogni volta li riascoltiamo con piacere, per finire con grosse risate. E’ più forte di noi e come un vecchio fumetto che ci ha fatto tanto ridere, “rivediamo” le scene di Schultz che viene “massacrato” da Mauro sulla pista di ghiaccio, Simone alle prese con i suoi complicatissimi esami di Trimix, io in discoteca con il cocktail

“definitivo” che Mauro suggerisce al barista, poi siamo sul ponte di Veja dove nessuno vorrebbe essere li, quando Mauro si incazza… Ridiamo e sentiamo tutti la stessa mancanza. Abbiamo finito la cena, ma le sorprese non sono finite. Abbiamo la lap dance e così una meravigliosa mora coperta da sensuali veli in stile “vedo non vedo” si aggira tra i nostri tavoli al

ritmo di nove settimane e mezzo. Ci mettiamo un po’ a convincere Angelo che si tratta di Simone travestito....e alla fine l’applauso è d’obbligo. E’ finita la serata….ci salutiamo e ripartiamo sotto una pioggia battente verso casa.

Un grazie a tutti gli amici che hanno potuto venire e anche a chi si è

fatto sentire con un pensiero per la ricorrenza.

Fabio

P.S.

Angelo poi si è ripreso solo, perché gli sono arrivate in dono le mutandINE dalla Russia….

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