Report di un’immersione al Lago di Garda

Domenica mattina ore 8,00 a Peschiera si parte per una zona nei pressi di Campagnola.

Bella giornata di sole e pochissimo traffico.

Poco prima delle 9,00 siamo sul posto ,è una zona nuova dove non ci siamo mai immersi .

Scarichiamo le attrezzature e le posizioniamo bordo lago ,rapido briefing e trattative sulla risoluzione di alcune piccole problematiche e si va.

L’immersione è di tipo esplorativo ,vogliamo capire cosa c’è li sotto sia dal punto di vista di ritrovamenti che dal punto di vista morfologico.

Cominciamo la discesa ,la visibilità è eccezzionale almeno 13/15 mt ,luminosità ottima ,a 40 mt si poteva stare senza torcia.

I gas usati visto che siamo in esplorazione 1 aria e O2,appena partiti Angelo rompe uno dei 2 attacchi O2 dell’imbrago ma non è un problema perchè il bombolino resta cmq attaccato con il secondo moschettone .

Il fondo è una classica franata a 45°/40° ,scendiamo con calma e ci guardiamo intorno scambiandoci qualche ok.

Io faccio qualche lavaggio maschera perchè la lente di destra continua ad appannarsi ,Angelo sotto uno spuntone di roccia trova un curiso coperchio del diametro di 35 cm circa con un piccolo sportellino sempre di forma circolare posto sul centro.

Dopo averlo osservato un attimo e controlato la profondità di avvistamento( mt 25 ) proseguiamo la nostra discesa ,la visibilità è sempre ottima sia come profondità di campo che di luminosità.

La franata è in parte di sassi ed a tratti di fango,raggiungiamo la profondità di 41 mt ,profondità max pianificata per la nostra immersione ad aria.

Io effettuo il secondo cambio erogatore e con grande stupore mi accorgo che sto respirando una nuova mix O2/h2o/N2,la cosa è molto fastidiosa anche perchè H2o è quantificabile al 50% (troppa),3 -4 boccate e decido ritornare all’altro erogatore.

Richiamo l’attenzione di Angelo e spiego il problema , Angelo mi fa segno di alzarsi un pò ed io penso tra me e me , l’immersione è compromessa visto che mi resta praticamente solo un mono da 10 lt, aspetto qualche istante e riprovo il cambio erogatore .

Ok, ora l’erogatore va ,benissimo proseguiamo con il nostro giro ,ora siamo sui 30 mt ed avvistiamo una strana cosa .

Sembra essere un carrello per trasporto di materiale,non è una cosa recente ma no riusciamo a dare una date ,il longherone principale sarà lungo circa 1 mt e supporta 2 ruote di circa 25/30 cm di diametro , sono ruote da rotaia ,ruote non gommate ,trasversalmente invece dei travetti in legno che si sfondano nel terreno fangoso dove probabilmente si trova l’altro longherone con le altre 2 ruote.

Scatto qualche foto ,siamo esattamente a 30 mt e la visibilità e sempre molto buona ,aria ce nè e proseguiamo ancora.

Al 21°min decidiamo di rientrare alzandoci un pò ,abbiamo accumulato qualche minuto di deco e ci alziamo sui 25 mt.

Sulla strada del rientro a 25 mt troviamo un catino che sembra essere d’epoca ,smalto bianco con bordino rifilato di blu ,pare essere uno di quei catini che usavano nelle camere da letto una volta per lavarsi la faccia al mattino.

Abbiamo accumulato 7 minuti di decompressione che decidiamo di fare tutti in O2.

Siamo fuori al 42° e con una profondità max di 41 mt,soddisfatti dei nostri tesori trovati e documentati.

La franata si presta per immersione più profonde anche perchè sotto di noi si intravedevano delle sagome di…..,infatti per domenica prossima abbiamo intenzione di fare un tuffo con tmx leggero 20 min totali di fondo a 60 mt con rientro sui 55 mt .

Per domenica prossima ci sarebbe bisogno di 2 sub (30 mt) per fare il rilievo del carrello e per snellire alcune procedure per me ed Angelo , N°1 assistente di superfice ,se qualcuno è di sponibile (grazie)

Le foto sono nel sito (Gallery – Subacquea).

Nicola Piccinini

Pubblicato in Subacquea.